Scegliere lo psicologo non è un’operazione semplice.
E’ probabile che tu sappia di volerne uno competente, serio e a un prezzo abbordabile ma ancora non sai bene come muoverti per trovare quello giusto per te.
Inoltre, le leggende metropolitane sulla psicologia non aiutano certo a fare chiarezza.
Tali storie sono spesso sostenute da un’incredibile quantità di informazioni che si trovano in rete, confusionarie e non sempre attendibili, che non fanno altro che alimentare stereotipi antichi e obsoleti.
Tuttavia, visto che stai cercando uno psicologo, penso che tu non ti sia fatto impressionare da strane leggende e forse hai già un ottimo livello di conoscenza sul tema.
Probabilmente sai che gli psicologi non leggono nel pensiero. Forse sai anche che non serve avere un problema psicopatologico per rivolgersi ad uno psicologo perché la psicologia non si occupa solo di malattia ma anche di benessere e periodi di vita faticosi.
Può darsi anche che qualche amico ti abbia detto che ormai esistono percorsi psicologici brevi e che non necessariamente c’è bisogno di scomodare l’inconscio per fare un buon lavoro su noi stessi!
Nonostante tu sappia già tutte queste cose, magari non sai come cercare concretamente il professionista giusto.
Per questo motivo ho pensato di elencarti 5 passi per aiutarti a fare chiarezza e trovare il professionista giusto per te:
1° PASSO: RICERCA DI NOMINATIVI
Ogni canale è buono per cercare nominativi di psicologi che ricevono nella tua città:
Chiedi al tuo medico di base o ad altri medici di cui ti fidi. Oppure informati da amici e parenti.
Fai una ricerca su Internet approfondendo i siti internet e pagine Social.
Scrivere su Google “psicologo+nome della tua città” può non bastare. Potrebbe essere utile usare delle parole chiave che si riferiscano al tuo problema, ad esempio: “psicologo+nome città+stress”.
Leggi articoli o contenuti che pubblica il professionista.
Controlla che il professionista sia regolarmente iscritto all’Albo degli Psicologi andando sul sito del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. Questo controllo serve a tutelare la tua salute.
2° PASSO: RACCOLTA INFORMAZIONI
Dopo aver selezionato alcuni nominativi, è importante approfondire la tua ricerca cercando di rispondere ad alcune domande.
Quale approccio o quale filosofia ha? La psicologia ha molte branche, diverse tra di loro per modi, tempi e tecniche. Scoprire come lavora un professionista può aiutarti a capire cosa puoi aspettarti da lui e se la sua modalità fa al caso tuo.
Mi spira fiducia? Mi sembra competente? Cercando su Internet e leggendo contenuti puoi già iniziare a farti un’idea sul professionista. Il mio consiglio è quello di farti guidare anche dalle sensazioni.
I servizi che propone sono in linea con i miei problemi e obiettivi? Al di là delle prime impressioni è molto importante che tu ti informi sui servizi che offre e soprattutto se si occupa di persone della tua età e con problemi simili al tuo.
Riceve in un posto comodo per me, in cui posso facilmente trovare parcheggio? Sembra una banalità ma non lo è. Iniziare un percorso psicologico, che sia per una patologia o solo per aumentare il proprio benessere personale, richiede impegno e costanza.
Per questo motivo è importante valutare anche tutti gli aspetti pratici!
Questo professionista è aggiornato? Dovremmo porci questa domanda ogni volta che ci rivolgiamo ad un professionista ma, nel caso dello psicologo, questo punto diventa ancora più importante. La Psicologia, rispetto ad esempio alla medicina, è una scienza giovane e per questo le conoscenze e le tecniche sono in continuo aggiornamento. Il mio consiglio, quindi, è quello di prediligere professionisti che continuano ad approfondire i propri studi.
Se ancora non hai risolto tutti i tuoi dubbi stai tranquillo, è normale. Come abbiamo detto all’inizio, trovare lo psicologo giusto non è semplice. Per questo motivo è bene passare al terzo step.
3° PASSO: LA CHIAMATA
Solo il pensiero della chiamata potrebbe farti sentire estremamente nervoso o ansioso.
Questa sensazione spiacevole è del tutto normale e potrebbe dipendere dal fatto che tendi a tradurre il pensiero “sto chiamando” con il pensiero “ho già scelto”.
Il mio invito è quello di approcciarti alla chiamata esattamente come tale e cioè come un’azione che ti serve per ottenere altre informazioni che potrai aggiungere a quelle che già hai e che, poi, ti serviranno per fare una scelta.
LA CHIAMATA DI PER SE’ HA DUE SCOPI:
- Rispondere a tutte le domande del Passo 2
- Permetterti di arrivare al Passo 4, cioè al primo colloquio, che è il momento davvero informativo in cui potrai rivolgere direttamente al terapeuta tutte le domande che vuoi e potrai anche fare affidamento sulle tue sensazioni di pancia
4° PASSO: IL PRIMO COLLOQUIO
Il primo colloquio è sempre ricco di emozioni e sensazioni diverse.
Per poter capire se il professionista che hai di fronte è quello giusto per te, ti consiglio di provare a prendere nota, almeno mentalmente, di ciò che viene detto e soprattutto come ti senti prima, durante e dopo il colloquio. Queste informazioni saranno preziose per l’ultimo step.
Durante il colloquio, invece, hai l’opportunità di fare tutte le domande che vuoi direttamente al terapeuta. Questa possibilità è senza dubbio lo strumento d’eccellenza per capire se quel professionista è il migliore per te.
Non dimenticarti, infatti, che hai il diritto di risolvere i tuoi dubbi e quindi non avere paura di fare domande.
IN PARTICOLARE TI CONSIGLIO DI RACCOGLIERE LE SEGUENTI INFORMAZIONI:
- Informazioni amministrative: costi, tempi previsti, condizioni di pagamento, regole per gli appuntamenti disdetti o annullati, ecc.
- Privacy e consenso informato: hai il diritto di essere tutelato quindi ricordati di essere informato adeguatamente rispetto a questi punti
- Organizzazione del lavoro: informati su come è solito lavorare questo professionista e come organizza i colloqui
5° PASSO: LA SCELTA
Per poter finalmente scegliere se questo è il professionista giusto per te, riporta alla memoria quelle informazioni che ti avevo consigliato di registrare mentalmente durante il primo colloquio.
Prenditi un momento di tranquillità, in un posto libero da rumori e distrazioni, e torna con la mente al primo colloquio.
Poi, fai a te stesso le seguenti domande…
1° Domanda
Mi sono sentito abbastanza a mio agio?
Se non ti sei sentito completamente a tuo agio nel primo colloquio, non ti preoccupare. E’ assolutamente normale.
Sentirsi a proprio agio con uno psicologo, infatti, dipende da molti fattori diversi oltre al terapeuta: il contesto, il numero di colloqui che avete fatto, il problema per cui sei lì, ciò che ti è capitato nella giornata, ecc.
Sarebbe quindi scorretto basare la tua scelta esclusivamente su quanto ti sei sentito a tuo agio durante il primo colloquio.
Domandati, quindi, se ti sei sentito sufficientemente bene.
2° Domanda
Mi sono sentito ascoltato?
Parlare dei propri problemi con una persona che, seppure professionista, è sconosciuta non è semplice.
Tuttavia è importante sentirsi accolti, ascoltati e compresi sin dal primo colloquio.
Sentirsi ascoltati non significa necessariamente avere di fronte una persona che, in silenzio, ti lascia parlare. Anzi, nel primo colloquio è molto probabile che lo psicologo ti abbia fatto molte domande. In una prima fase, infatti, fare molte domande è utile per raccogliere informazioni e capire meglio la tua problematica.
Nonostante questo è comunque importante sentirsi ascoltati e compresi sin dall’inizio.
Domandati quindi se hai avuto l’impressione di essere sotto interrogatorio (sensazione probabilmente spiacevole) oppure se quel professionista, anche facendoti molte domande, è riuscito a farti sentire compreso e accolto.
3° Domanda
Mi è sembrato competente?
A volte può capitare che le nostre aspettative vengano disattese, in negativo o in positivo.
Può darsi, ad esempio, che tu sia rimasto deluso perché il professionista non ti ha fatto sentire sufficientemente a tuo agio, nonostante il suo lungo curriculum.
Allo stesso modo può darsi che un professionista di cui eri scettico ti abbia sorpreso e fatto sentire accolto e ascoltato.
Per questo motivo ti consiglio di domandarti, anche dopo il colloquio, che impressione ti ha fatto quel professionista.
4° Domanda
Mi ha incluso nelle decisioni?
Lo psicologo è il miglior esperto delle tecniche ma TU sei il miglior esperto di te stesso.
Numerose ricerche hanno dimostrato che nei percorsi psicologici si raggiungono buoni risultati quando lo psicologo e il cliente collaborano insieme.
Domandati quindi se al primo colloquio il professionista ha tenuto conto dei tuoi obiettivi oppure se ha cercato di importi la sua visione di salute psicologica.
In conclusione…
In conclusione
Per trovare lo psicologo giusto per te devi considerare molti fattori che implicano non solo COME E’ FATTO IL TERAPEUTA ma anche COME SEI FATTO TU.
Il mio consiglio è quindi quello di informarti e fare domande ma anche di prestare attenzione a ciò che ti suggerisce il tuo sesto senso.
Purtroppo non sempre si riesce a risolvere tutti i dubbi dopo il primo colloquio. Questo è normale e non devi spaventarti se ancora senti che qualcosa non ti convince. Potresti avere dubbi sul sesso o sull’età del terapeuta oppure rispetto all’impegno emotivo ed economico che un percorso psicologico comporta.
Non avere fretta di rinunciare. Rifletterci su e ricontatta (anche telefonicamente) il terapeuta per discutere con lui delle tue perplessità.
Se ti è sembrato utile per te o per qualcuno che conosci:
Orari
Lunedì 14.00-20.00
Martedì 14.00-20.00
Mercoledì 14.00-20.00
Giovedì 14.00-20.00
Venerdì 14.00-20.00
Orari
Lunedì 14.00-20.00
Martedì 14.00-20.00
Mercoledì 14.00-20.00
Giovedì 14.00-20.00
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