Perché la scelta di giocare con le emozioni?
Le emozioni primarie, come la gioia, la tristezza e la rabbia, sono innate e infatti il bambino inizia a sperimentarle sin da molto piccolo. Con la crescita, poi, si diventa sempre più esperti: si impara a distinguere le emozioni anche più complesse, a regolarle e ad adattarle alle situazioni.
Lo sviluppo emotivo, infatti, è un processo complesso che dipende dall’interazione delle caratteristiche del bambino e quelle dell’ambiente sociale.
A volte può capitare che il bambino si trovi a vivere situazioni che necessitano di competenze emotive maggiori rispetto a quelle che possiede in quel momento; per questo potrebbe avere difficoltà ad adattarsi a quella circostanza, sviluppando problemi comportamentali e/o emotivi.
Un esempio di situazione di questo tipo potrebbe essere quella creata dal Covid-19 che ha esposto tutti, in maniera prolungata, a emozioni spiacevoli come la paura e la tristezza.
Fortunatamente, però, la competenza emotiva, essendo un’abilità, può essere insegnata, appresa e potenziata!!
Perché quindi incrementare le competenze emotive?
Tra gli innumerevoli risultati positivi, la ricerca ha dimostrato che i bambini con maggiori competenze emotive sono bambini che più degli altri:
- Instaurano rapporti positivi con coetanei e adulti
- Sono maggiormente accettati e ben voluti dai coetanei
- Hanno minori problemi comportamentali
- Sono più capaci di prendere decisioni in modo responsabile
Per queste ragioni, e considerato il periodo faticoso da cui escono i bambini, ho proposto un campo estivo che offra l’opportunità sia di ritrovare il piacere del gioco sia di accrescere le proprie competenze emotive.